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Legge Bilancio 2024: assicurazioni obbligatorie su immobili soggetti a Superbonus

Con la Legge di Bilancio 2024 il legislatore ha previsto l’introduzione dell’obbligo di assicurare, contro le calamità naturali, gli immobili ubicati in in zone sismiche che vengono utilizzati dalle imprese e quelli ristrutturati utilizzando il Superbonus.

Le polizze assicurative obbligatorie su immobili di impresa e Superbonus

Ci sono importanti novità che riguardano gli immobili utilizzati dalle imprese e quelli che hanno fruito del Superbonus con particolare riferimento a edifici posizionati nelle zone sismiche. L’Italia è un Paese che sovente si trova a fare i conti con catastrofi causate da terremoto e quant’altro ed è per questo che è stato introdotto, attraverso la “Legge Bilancio 2024”, l’obbligo di sottoscrivere una polizza assicurativa che metta al riparo da eventuali danni causati.

Tuttavia, il testo presenta ancora tutt’oggi delle lacune in quanto non sono previsti alcuni eventi sempre più frequenti sul territorio nazionale come le grandinate eccezionali. C’è da dire che manca ancora il DM attuativo che definisce le modalità e alcuni aspetti tecnici riguardanti la sottoscrizione delle polizze.

La precedente polizza obbligatoria per le imprese che accedevano al Superbonus

Le compagnie assicurative già da tempo stavano proponendo delle polizze specifiche per mettere al riparo i committenti che stavano effettuando interventi di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico fluendo degli sgravi fiscali previsti dal Superbonus 110%.

Fino al 31 dicembre 2023, in ragione del “Decreto Rilancio”, era stabilito che le imprese avessero l’obbligo di sottoscrivere una polizza non inferiore a 500 mila euro. In particolare, il massimale veniva valutato e fissato in funzione del numero di asseverazioni prodotte da un professionista e comunque maggiore dei suddetti 500 mila euro. Fino al 31 dicembre 2023, le compagnie assicurative proponevano sostanzialmente due tipologie di polizza.

La prima prevede un rimborso di perdite pecuniarie derivanti dall’esercizio dell’Agenzia delle Entrate. In pratica viene messa al riparo l’impresa dalla possibile azione di rivalsa che l’Agenzia delle Entrate effettua nei propri confronti per ottenere la restituzione di somme percepite indebitamente a seguito della cessione del credito. Questo è il caso in cui ci sono state accertate delle irregolarità per cui l’impresa è entrata in possesso di somme non spettanti.

La seconda copertura che attualmente le polizze prevedevano riguardava sempre la cessione del credito e prevedeva il caso in cui il committente, dopo aver monetizzato in maniera immediata, veniva tutelato dalla stessa compagnia che si impegnava a pagare e rimborsare le perdite subite sia per restituire gli importi percepiti sia per tutti i lavori già effettuati e ancora da saldare. Lo scenario è stato ampliato per cui c’è l’obbligo anche di stipulare un’assicurazione obbligatoria contro le calamità naturali.

a chi e’ diretta la Legge Bilancio 2024 sugli immobili?

La polizza assicurativa che mette a riparo le imprese che hanno immobili e quanti hanno effettuato un intervento di efficientamento sfruttando il Superbonus in zone sismiche, deve essere sottoscritta entro il 31 dicembre 2024. Qualora ciò non avvenisse sono previste delle pesanti sanzioni. Questo obbligo è stato introdotto anche in ragione della crisi climatica in atto in tutto il mondo e delle statistiche che sottolineano come in Italia mediamente ogni anno ci siano costi per 3 miliardi di euro dovuti ai danni causati da varie calamità naturali come alluvioni e terremoti.

La previsione dell’assicurazione obbligatoria è stata inserita “nell’articolo 1 commi 101 – 111 della Legge di Bilancio 2024“. Sono obbligate tutte le imprese che hanno sede legale in Italia oppure hanno sede legale all’estero ma stabile organizzazione sul territorio nazionale e quindi devono essere iscritte nel registro delle imprese ex articolo 2188.

Ci sono però delle eccezioni che sono state inserite nella Legge e nello specifico non c’è l’obbligo di sottoscrivere la polizza per le imprese agricole. Tra l’altro la polizza è prevista anche per mettere al riparo i terreni, i fabbricati, gli impianti e le attrezzature industriali. Da sottolineare che gli edifici e tutti questi altri beni devono essere ubicati geograficamente in una zona sismica.

Ovviamente l’obbligo non è previsto per gli immobili che sono state realizzati con abusi edilizi oppure per quelli in cui non è stata prodotta necessaria autorizzazione per procedere alla costruzione e di ristrutturazione, da parte dell’ufficio tecnico comunale competente. Nella norma introdotta nella Legge di bilancio 2024 si fa riferimento in maniera esplicita a quali sono i sinistri assicurabili e in particolare si parla di sismainondazioniesondazionialluvioni e frane. Questo significa che al momento sono escluse le grandinate eccezionali.

Quali sono le pene previste per chi non sottoscrive la polizza?

Visto che la stipulazione della polizza contro le calamità naturali è obbligatoria, necessariamente l’inadempimento prevede delle sanzioni. In particolare, le imprese che non rispettano tale norma, innanzitutto non potranno più accedere a contributi pubblici, sovvenzioni e agevolazioni.

In aggiunta, potranno essere multate dall’IVASS. L’entità della sanzione inizialmente era stata fissata in un range che andava tra 200.000 euro e 1 milione di euro ma durante l’iter di approvazione nelle due Camere, ci sono state delle modifiche per cui la pena è stata abbassata tra un minimo di 100.000 euro e un massimo di 500.000 Euro.

Ci sono anche degli obblighi da parte delle compagnie assicurative. Nello specifico, dovranno applicare assolutamente uno scoperto non superiore al 15% del danno e prevedere dei premi proporzionali al rischio effettivo. Da sottolineare che questa novità riguarda soprattutto le piccole imprese perché, secondo alcuni dati statistici messi a disposizione da Ania, le grandi imprese già avevano sottoscritto questo genere di polizze per mettersi al riparo dai danni causati dalle calamità naturali.

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